Belle Époque in mostra a Milano con Boldini, De Nittis e Zandomeneghi
Trentacinque opere per documentare l’attività dei tre principali protagonisti della pittura italiana nella Parigi di fine Ottocento. È questo l’intento della mostra “La Belle Époque”, in programma al Giammanzoni di Milano dal 23 ottobre al 21 febbraio. Curata da Francesco Luigi Maspes e da Enzo Savoia, la mostra ripercorre, attraverso la selezione di trentacinque quadri, provenienti da collezioni private, le tappe fondamentali della carriera dei tre italiani di Parigi: Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e Federico Zandomeneghi.
A loro va dato il merito di aver saputo interpretare i sogni della Parigi della Belle Époque, in bilico fra Otto e Novecento, nella quale decisero di vivere stabilmente, condividendo amici, fama e successo professionale. Fra i soggetti dei tre autori spiccano senza dubbio gli scorci urbani, che testimoniano la grandezza e la trasformazione che la capitale francese stava subendo alla fine del secolo. La mondanità borghese, attratta dalle regole del buon gusto aristocratico e da mode raffinatissime come il “japonisme”. E soprattutto i ritratti, nei quali forte è l’influenza di Renoir e Cézanne.
Nel corso della mostra si avrà modo di confrontare l’attività artistica di questi grandi pittori, con quella di altri colleghi attivi a Parigi nello stesso periodo, come Vittorio Matteo Corcos, Antonio Mancini ed Edoardo Tofano. In tal modo si cercherà di mostrare allo spettatore un quadro composito di tutti coloro, che seppero catturare l’effervescente atmosfera culturale della élite internazionale, durante gli anni della Belle Époque.
Lorenzo Fusco
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