Al Mast di Bologna in mostra le trasformazioni socio-economiche dell’Emilia-Romagna
Creare una trama narrativa, organizzata per gruppi di fotografie contrapposte, con l’obiettivo di spingere a riflettere sulle trasformazioni del lavoro, e dello sviluppo economico e paesaggistico dell’Emilia-Romagna negli ultimi decenni. È questo l’obiettivo della mostra fotografica “Ceramica, latte, macchine e logistica. Fotografie dell’Emilia-Romagna al lavoro” che si terrà dal 4 maggio all’11 settembre 2016 negli spazi della Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia di Bologna. Curata da Urs Stahel, la rassegna riprende e sviluppa uno dei temi della mostra “La via Emilia. Strade, viaggi, confini” dell’undicesima edizione di Fotografia Europea a Reggio Emilia, di cui il Mast è partner.
Grazie ai duecento scatti di ben sedici fotografi italiani e stranieri, lo spettatore viene immerso nell’evoluzione economica dell’Emilia-Romagna. Si passa dal ruolo sempre più marginale dell’operaio nei processi produttivi, come testimoniano le foto di Enrico Pasquali, dove il lavoratore, al contrario di oggi, è sempre al centro della scena. Al confronto fra le immagini di nuovi impianti e sistemi produttivi di altissimo contenuto tecnologico, con macchine dismesse e stabilimenti smantellati, rappresentati nelle istantanee di Gabriele Basilico e William Guerrieri. Si passa, quindi, alla contrapposizione tra il paesaggio tradizionale, testimoniato dalle immagini del delta del Po di Marco Zanta, e quello antropizzato delle foto di Guido Guidi. Chiude la rassegna, una retrospettiva sui cambiamenti delle abitudini degli italiani, testimoniati dalle lunghe code alle casse dei centri commerciali nelle foto di Olivo Barbieri a Cavriago.
Fanno parte del percorso espositivo, inoltre, riferimenti alle opere audiovisive di Michelangelo Antonioni con le foto di scena scattate al paesaggio industriale che fa da sfondo al suo Il deserto rosso del 1962. E video di Lewis Baltz, Franco Vaccari, e tanti altri, che documentano soprattutto i passaggi delle politiche di riconversione di affascinanti villaggi industriali in nuovi poli di aggregazione urbana.
Lorenzo Fusco
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