A Roma si presenta il Rapporto mondiale sulla Felicità 2016
E’ L’Italia, quest’anno, la sede scelta per presentare il Rapporto mondiale sulla felicità e il benessere, giunto alla sua quarta edizione. Ed è una scelta molto importante. Il World Happiness Report 2016, che sarà presentato il 15 marzo nel complesso del Giubileo della LUMSA, è frutto del lavoro del Sustainable Development Solutions Network (SDSN), gruppo che riunisce esperti mondiali nei campi dell’economia, della psicologia, della salute e della sicurezza pubblica, esperti di statistiche nazionali. L’obiettivo è quello di promuovere l’utilizzo di diverse misure del benessere e della felicità nella valutazione del progresso delle Nazioni.
L’evento romano è stato organizzato,in collaborazione con la Banca d’Italia, da due università romane: Tor Vergata e la LUMSA, per la quale parteciperà anche l’economista e prorettore alla didattica e al diritto allo studio, Giovanni Ferri. (foto a destra)
Il prof. Luigino Bruni, (foto a sinistra), docente di economia LUMSA, fa parte del gruppo di esperti che ha collaborato al Report e ne discuterà i risultati sia di fronte alla stampa mondiale, sia all’incontro organizzato dal “Cortile dei Gentili”: “È molto importante che quest’anno il “Rapporto mondiale della felicità” venga presentato in Italia. L’Italia è stata la patria della felicità, perché mentre in Inghilterra l’economia nel ‘700 nasceva come “scienza della ricchezza”, in Italia a Napoli e in tutta la penisola la nuova scienza economica prendeva il nome di “scienza della pubblica felicità”. L’aggettivo “pubblica” era molto importante perché indicava il rapporto fra l’economia con il bene comune e le virtù civili. Non stupisce allora che in questo Rapporto siano molti i capitoli scritti da economisti italiani che continuano oggi a produrre una economia umanistica, civile, attenta alle ragioni del bene comune. Oggi l’Italia e l’Europa hanno un enorme bisogno di bene comune perché l’aumento delle diseguaglianze ci sta dicendo ormai da tempo che il bene dei singoli cittadini più ricchi può crescere a scapito dei più poveri, mentre come ricordavano gli antichi economisti italiani, “Non si può essere felici da soli”, perché la felicità è una forma alta di bene comune.”
Il rapporto mondiale sulla felicità è fondato su dati Gallup presenta le sei variabili fondamentali che spiegano i tre quarti della soddisfazione di vita nel mondo. Il rapporto distinguerà da questo punto di vista tra variabili individuali e variabili-paese specificando quanto conta la politica nazionale per la soddisfazione di vita individuale. Per la prima volta inoltre verranno approfondite le relazioni tra felicità individuale e diseguaglianza della felicità in ciascun paese. Il rapporto presenterà la classifica aggiornata dei Paesi in termini di soddisfazione di vita media nonché la classifica delle variazioni che indicherà i paesi che hanno vissuto maggiori cambiamenti positivi e negativi di soddisfazione di vita negli ultimi anni. Quale sarà quest’anno il Paese più felice? E l’Italia? Il Report, inoltre, evidenzia come il denaro da solo non fa la felicità. Anche fattori come educazione, fiducia, buona salute contribuiscono a disegnare le strade del benessere orientato allo sviluppo sostenibile.
Rosanna Angiulli
Per maggiori info su tutti gli appuntamenti:
Sito ufficiale WHR 2016: happiness.lumsa.it
Happiness Economics and Interpersonal Relations (HEIRS): www.heirs.it
Università LUMSA: www.lumsa.it
Cortile dei Gentili: www.cortiledeigentili.com (per partecipare scrivere a direttore@cortile.va)
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