70 anni di Israele: Festa al Portico d’Ottavia a Roma
Il Portico D’Ottavia a Roma si vestirà a festa, oggi, perché secondo il calendario lunare è lo è Yom Ha’atzmaut, il giorno dell’indipendenza. Nel 1948, invece, il giorno del famoso discorso di Ben Gurion, cadde il 14 maggio. Al fondatore dello Stato ebraico il Centro Pitigliani dedica stasera la proiezione di “Ben Gurion, Epilogue” di Yariv Mozer, un bel documentario con un ritratto inedito dello statista, che – nell’intervista a un giovane americano – riflette, nell’ultima stagione della sua vita, sulla perdita della moglie e sull’eredità politica che si appresta a lasciare.
Per l’alzabandiera a piazza Gerusalemme al Portico d’Ottavia ci saranno oggi a Roma il rabbino capo, Riccardo Di Segni, la presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello, la sindaca Virginia Raggi, il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, l’ambasciatore Sachs.
Poi si passerà al Palazzo della cultura, con la presentazione, alle 18.30, del libro “Il Sionista Gentile” di Carlo Giacobbe, accompagnato da canti della terra d’Israele e dintorni; alle 21.30 il coro della scuola ebraica presenterà un medley di canzoni intitolato “I nostri primi settant’anni”. Alle 22.30 chiusura con un concerto dei Maccabeats, un gruppo vocale di 14 elementi della Yeshiva University di Mahanattan che interpreterà un insieme eclettico di canzoni ebraiche, americane e israeliane con voci e umorismo tipicamente ebraico.
Di tutto questo ha parlato oggi a Unomattina Ruth Dureghello, ospite di Franco di Mare, proprio per illustrare significato e iniziative dello Yom Ha’atzmaut.
“A settant’anni di distanza e questa è un’occasione per riflettere, per ricordare le nostre radici, le nostre tradizioni, ma soprattutto condividere con la cittadinanza i valori, il modello e l’esempio di Israele”.
“Sarà un’atmosfera festosa, un momento di gioia, di riflessione, ma soprattutto di positività”, ha aggiunto Dureghello, prima presidente donna della Comunità ebraica. Ci saranno Giochi di luce su piazza Gerusalemme, uno spettacolo condotto da David Parenzo e animato da artisti internazionali. Nell’occasione anche due mostre: una di artigianato ebraico ed una fotografica dal titolo “The promise Land. Verso Israele, il paese latte e miele”. Aperto fino a mezzanotte anche il museo ebraico.
A presentare il libro di Giacobbe, alle 18.30, saranno Antonio di Bella, direttore di RaiNews24, la scrittrice e giornalista Elena Loewenthal, David Meghnagi, direttore del master di didattica della Shoah. Moderatore Stefano Polli, vicedirettore dell’Ansa.
Ci saranno anche interventi musicali di Annie Corrado(pianoforte), Evelina Meghnagi (voce), Maela Nicoletti (voce), Franco Pietropaoli (chitarra), Felice Zaccheo (chitarra e altri cordofoni).
Interpreteranno anche brani del CD musicale che accompagna un libro che è una vera e propria scommessa dell’autore con sé stesso: riuscire a dare, in un unico libro, un’idea articolata di che cosa rappresenta (o dovrebbe rappresentare) Israele, Paese minuscolo, se rapportato al contesto geografico in cui si trova, ma di enorme e cruciale importanza sul piano geopolitico.
Il gioco di parole autoreferenziale del titolo (“Sionista” e “gentile”, cioè non ebreo) suggerisce e fa intuire una modalità espressiva fatta di toni pacati e di una ricerca di oggettività storica, pur in presenza di una chiara scelta di campo.
Quello di stasera sarà quindi un incontro sicuramente interessante perché parlare di Israele vuol dire toccare temi come l’antisemitismo, l’ebraismo, la questione palestinese, la questione di Gerusalemme capitale e – guardando indietro – la Shoah e il negazionismo.
Anche la libreria ebraica Kyriat Sefer avrà un’apertura serale straordinaria e ci sarà uno sconto a tema: tutti i libri sulla storia israeliana verranno venduti con il 70% di sconto.
P.G.
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