Al Maxxi la mostra “Bellissima”, l’Italia dell’Alta Moda
Basta un accessorio per far sentire una donna bellissima, lo stesso superlativo che il Maxxi ha voluto usare per intitolare la mostra che ripercorre l’alta moda italiana dal 1948 al ’68. Anni in cui le case d’abbigliamento seguivano severi criteri per forme e dimensioni, ma iniziavano anche a comparire sulle pagine dei giornali -fu Dior a percepire per primo la potenza del mezzo stampa- ed articolare nelle aziende veri e propri organi di management. Durante gli anni sessanta, il parigino Pierre Cardin -a cui è stato dedicato un intero museo a Parigi lo scorso 13 novembre- rivoluzionò la funzione dell’abito creando una sua linea prêt-à-porter, “l’abbigliamento pronto”, che inseguendo il progresso attirò una nuova ed interessante fetta di clienti.
Ma questa mostra, che più che parlare di storia della moda vuole ricomporre un album di moda italiana che ha portato al successo del Made in Italy, espone le creazioni di Emilio Pucci e delle Sorelle Fontana, di Germana Marucelli e Mila Schön, di Sarli e Simonetta, di Capucci e Gattinoni, di Fendi, Gucci Balestra, Biki, Galitzine, Valentino, Gattinoni ; opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Paolo Scheggi e Massimo Campigli, e ancora Carla Accardi e Giuseppe Capogrossi. Nomi che hanno firmato le etichette degli abiti più famosi dello spettacolo e i titoli di coda di moltissimi film.
Bulgari è il partner principale del progetto: in mostra vi è anche una selezione di pezzi unici, preziose creazioni che fanno delle materie prime un frutto di geniale innovazione.
Gli spazi che il Maxxi dedica alla moda sono stati allestiti dall’architetto Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, che creato una Bellissima atmosfera suggestionante attraverso un ricco apparato iconografico, per raccontare in una chiave diversa il periodo del secondo dopoguerra (1945 – 1968).
G.C.
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