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Festival di Roma: vincono l’Italia e il pubblico giovane

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17/11/2013

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Festival di Roma: vincono l’Italia e il pubblico giovane

Ha vinto l’Italia con “Tir” del documentarista Alberto Fasulo, ma ha vinto anche Roma con il suo Festival : il 20% in più di biglietti emessi, oltre 5.500 accreditati (di cui il 20% in più di studenti) ed oltre 150mila presenze stimate in 10 giorni, come ha sottolineato  il direttore Marco Muller elencando con soddisfazione i numeri della kermesse.  La giuria presieduta da James Gray ha scelto – a sorpresa –  di premiare il film, costruito come un documentario, che racconta la quotidianità di un camionista emigrato dai Balcani che lavora in una ditta italiana di trasporti e gira l’Europa al volante.

Come alla Mostra del Cinema di Venezia, dove aveva vinto il documentario di Francesco Rosi «Sacro GRA», anche al Festival  di Roma vince dunque  un documentario italiano.  «Tir» – spiega Raffaela Silipo sulla Stampa – è primo esperimento di finzione del documentarista Alberto Fasulo, ma, vicinissimo al documentario: un attore, Branko Zavrsan, ha infatti accettato di vivere come un autista di Tir per tre mesi, dopo essere stato assunto a tempo determinato da una ditta di trasporti italiana: «Tir è un film che mi ha cambiato la vita – ha detto il regista – un atto di coraggio durato cinque anni in cui mi sono preso i miei rischi. Cosa ha colpito la giuria? Non lo so, probabilmente il sudore che traspirava in quella cabina di camion. Io ho fatto solo qualcosa di istintivo».

“Dopo tante autostrade e raccordi anulari- ha commentato Raffaella Silipo  con un po’ di ironia – la battuta facile e corriva sarebbe che per vincere l’Orso d’Oro a Berlino conviene metter su un’autofficina; fatto sta che oggi in Italia i documentari stravincono e i film di finzione spesso non reggono il passo non riescono a raccontare altrettanto bene il paese e la sua nuova esigenza di autenticità”.

Il premio per la migliore regia va a Seventh Code di Kiyoshi Kurosawa, il Premio speciale della giuria a Quod erat demonstrandum di Andrei  Gruzsniczk mentre il miglior attore è Matthew McConaughey, protagonista di Dallas Buyers Club, film al quale va anche il Premio BNL del pubblico. Direretto da Jean-Marc Vallée, è la storia di Ron Woodroof, texano omofobo malato di Aids che nel 1985 diventa amico di un transessuale con cui diffonde illegalmente cure alternative alla malattia. A Scarlett Johansson, che è stata uno degli ospiti della manifestazione, basta la voce per prendere il premio come migliore attrice perHer, in cui “interpreta” la voce del sistema operativo di un computer della quale si innamora Joaquin Phoneix. Il premio a un giovane attore o attrice emergente va a tutto il cast del film iraniano Gass. Menzione speciale dell’ottava edizione del Festival a Cui Jian per Blue Sky Bones.

Ecco l’elenco completo dei premiati

 – Marc’Aurelio d’Oro per il miglior film: Tir di Alberto Fasulo 

– Premio per la migliore regia: Kiyoshi Kurosawa per Sebunsu kodo (Seventh Code) 

– Premio Speciale della Giuria: Quod Erat Demonstrandum di Andrei Gruzsniczk  

– Premio per la migliore interpretazione maschile: Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club 

– Premio per la migliore interpretazione femminile: Scarlett Johansson per Her 

– Premio a un giovane attore o attrice emergente: tutto il cast di Gass (Acrid) 

– Premio per il migliore contributo tecnico: Koichi Takahashi per Sebunsu kodo (Seventh Code) 

– Premio per la migliore sceneggiatura: Tayfun Pirselimoğlu per Ben o değilim (I Am Not Him) 

– Menzione speciale: Cui Jian per Lanse gutou (Blue Sky Bones) 

(p.i)

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