In mostra a Torino 50 abiti-scultura di Roberto Capucci
Cosa rende “regale” un abito? Lo si può scoprire tra le pieghe e i plisset di 50 maestose creazioni d’Haute Couture, alla Venaria Reale di Torino, dal 23 marzo all’8 settembre 2013, nella mostra “Roberto Capucci. La ricerca della regalità”. Curata da Massimiliano Capella in collaborazione con la Fondazione Capucci, l’esposizione rende omaggio al couturier romano, presentando una selezione dei suoi più famosi abiti-scultura creati dagli anni Cinquanta ad oggi per nobildonne e celebrità dell’high society internazionale. Lungo un percorso di grande fascino, splendide e lussuose mises indossate da icone di stile come le principesse Odescalchi, Colonna e Borghese, la cantante lirica Raina Kabajvanska, il premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini e le star di Hollywood Marilyn Monroe ed Esther Williams, ricostruiscono insieme a bozzetti, filmati e fotografie l’itinerario creativo di uno dei più grandi maestri d’alta moda del ‘900.
Roberto Capucci, che nel 1956, a soli 26 anni, venne definito da Christian Dior “Il miglior creatore di moda italiano” per lo straordinario talento nel plasmare e sperimentare nuove forme e armonie di colori in raso, lana, organza o anche in plastica, metallo e plexiglass, nel corso della sua straordinaria carriera, ispirandosi alla musica, all’arte e alla natura, ha creato capi-scultura dai volumi e accostamenti cromatici inediti, eleganti e spettacolari che nel tempo non cessano di suscitare emozione e ammirazione. Tra i più memorabili capolavori del couturier, gli abiti “Colonna”, “Ventaglio”, “Arancio”, “Violoncello” e “Nove gonne”, ospitati e celebrati nei più importanti musei del mondo.
Laura Rubboli
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