Liberatore, sculture in dialogo ambientale con i Mercati di Traiano
Dal 14 dicembre 2014 al 12 aprile 2015 i Mercati di Traiano ospitano venticinque sculture di Bruno Liberatore, allievo prediletto e collaboratore di Pericle Fazzini ed oggi docente di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Tutte le sue opere, siano esse realizzate in bronzo, ferro e terracotta, testimoniano una perentoria originaria vocazione plastica e un loro radicamento in un immaginario di archetipi; il paesaggio è infatti considerato dall’artista –in sintonia con le correnti moderne- non uno sfondo, ma materia utile, sostanza della scultura.
I lavori – recenti e non- entreranno in dialogo con le antiche mura della via Biberatica e nelle tabernae dei Mercati di Traiano, rappresentando il rapporto conflittuale tra uomo e ambiente con forme e volumi innovativi, diversi dalla plastica figurativa.
I rapporti conflittuali, ma sempre affascinanti, tra uomo e ambiente sono rappresentati attraverso le forme e i volumi, innovativi e lontani dalla plastica figurativa, di Bruno Liberatore, una delle personalità più originali sulla scena della scultura italiana contemporanea.
Questa mostra è l’ultima delle tante annoverate nella carriera del Maestro: nella Capitale ebbero successo le esposizioni a Castel Sant’Angelo (1993-94) e al Vittoriano (2001), e l’”Assalto all’Olimpo”. Di forte risonanza sono state anche le mostre in sedi museali internazionali di alto pregio come le esposizioni allo Schloss Pillnitz a Dresda, il Museu del Memoriale de America Latina a San Paolo del Brasile o, ancora, all’Ermitage di San Pietroburgo, dove è stata dedicata una sala a Liberatore, unico artista vivente ospitato in questa prestigiosa sede con due rassegne personali.
g.c.
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