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L’Ara Pacis com’era, in realtà virtuale

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13/02/2018

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L’Ara Pacis com’era, in realtà virtuale

Venerdì 16 e sabato 17 a Roma una visita multisensoriale con un regalo agli innamorati: due biglietti al prezzo di uno, per festeggiare San Valentino

La bellezza dell’antichità in regalo agli innamorati per festeggiare San Valentino. È l’iniziativa promossa da Roma Capitale, assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, per far scoprire a romani e turisti tutti i segreti dell’antico monumento dedicato alla pace.

Due biglietti al prezzo di uno, come nei supermercati, per ammirare in questo fine settimana “L’Ara com’era” – venerdì 16 e sabato 17 febbraio – partecipando alla visita immersiva e multisensoriale dell’Ara Pacis. Dalle 19.30 alle 23 (con ultimo ingresso alle ore 22) le coppie di innamorati, cittadini romani e turisti, potranno assistere all’innovativo archeoshow a metà prezzo.

È l’’occasione giusta e low cost per immergersi nella storia di uno dei più importanti capolavori dell’arte romana, costruito tra il 13 e il 9 a.C. per celebrare la Pace instaurata da Augusto sui territori dell’impero. Come tutte le paci, è risaputo, anche questa arrivò dopo tante guerre, tante battaglie, tante vittime. Ma adesso c’è solo l’ara a ricordare che, come direbbe Catalano, la pace è sempre meglio della guerra, comunque ci si sia arrivati.

Il progetto, organizzato da ZEtema Progetto Cultura, è stato affidato a Ett Spa. Il coordinamento, la direzione scientifica, i testi e la sceneggiatura sono a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. L’interpretazione dei personaggi è affidata alle voci di Luca Ward e Manuela Mandracchia.

In un racconto che unisce storia e tecnologia, “L’Ara com’era” è il primo intervento sistematico di valorizzazione in realtà aumentata e virtuale del patrimonio culturale di Roma Capitale.

Lanciato nel 2016, l’innovativo racconto sull’Ara Pacis e sulle origini di Roma è stato ulteriormente potenziato con due nuovi punti d’interesse in Realtà Virtuale: la combinazione di riprese cinematografiche dal vivo, ricostruzioni in 3D e computer grafica, arricchisce dunque la narrazione e crea un impatto emozionale più profondo con il pubblico.

Immersi in un ambiente a 360 gradi, i visitatori possono ammirare l’Ara Pacis mentre ritrova i suoi colori originali: una magia resa possibile da uno studio sperimentale realizzato dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali nel corso di oltre un decennio che ha portato a una ricostruzione ipotetica ma con la massima approssimazione consentita.

Il colore non è la sola sorpresa ad accogliere i visitatori che, catapultati indietro nel passato, possono riviverlo da una posizione privilegiata ‘galleggiando’ in volo sull’altare, planando sul Campo Marzio e assistendo alla prima ricostruzione in realtà virtuale di un sacrificio romano, compiuto da veri attori, rimanendo sempre al centro della scena.

Che cosa aggiungere? Un consiglio ai turisti e ai romani: Roma non è soltanto il Colosseo e Fontana di Trevi, Roma è una miniera di bellezze nascoste, di reperti storici unici al mondo, di monumenti nascosti in piazzette e vicoli. Per scoprirli tutti non basta una vita. Bene, cominciate dall’Ara Pacis, guardandola con gli occhi dei romani di duemila anni fa.

Bruno Cossàr

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