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Firenze, arte e bellezza nelle misure anti-terrorismo

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03/11/2017

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FIRENZE, FIORIERE ANTI-TERRORISMO

FIRENZE, FIORIERE ANTI-TERRORISMO

Firenze, arte e bellezza nelle misure anti-terrorismo –

Poteva venire in mente solo a Firenze l’idea di trasformare in arte e in bellezza le misure anti-terrorismo che in tutte le città, in tutti i luoghi sensibili vengono decise in questi tempi per contrastare un fenomeno tremendo con il quale dobbiamo tutti convivere non si sa fino a quando.

Sedute di ogni dimensione e forma, comprese alcune molto curiose come una bocca rossa (e non a caso il progetto si chiama ‘Bacio’); vasi e fioriere ricchi di fiori e alberi; soluzioni con luci e colori: sono una cinquantina i progetti realizzabili arrivati al Comune di Firenze per la ‘Chiamata alle Arti’, l’avviso pubblico lanciato due mesi fa per trasformare in arredi urbani, utili e di qualità, le barriere anti-sfondamento in città, posizionate dopo i recenti attacchi terroristici in Spagna, d’intesa con il Comitato per l’ordine e la sicurezza coordinato dalla prefettura.

E’ stato il sindaco Dario Nardella, condividendo l’idea lanciata dall’architetto Stefano Boeri, a suggerire la necessità di una città che abbinasse sicurezza con bellezza e cultura.

A settembre è stata quindi lanciata una consultazione di idee dal titolo #florencecalling, ovvero una ‘Chiamata alle arti’ per trovare soluzioni innovative in grado di selezionare dispositivi di protezione della città capaci di “fare di necessità, virtù” cioè di essere elementi di sicurezza ma anche di arredo urbano.

Scopo del progetto fiorentino era di avere protezioni di difesa passiva in grado di non compromettere con un’invasione di barriere in cemento, ma anzi di migliorare la qualità estetica e urbana degli spazi pubblici del centro storico di Firenze.

In questi due mesi sono arrivate una cinquantina di proposte, molte da Firenze ma anche da altre città d’Italia, da nord a sud e alcune dall’estero.

I progetti proposti sono di architetti, singoli o associati, ma ci sono anche ingegneri, agronomi, garden e interior designer, studenti.

Le proposte saranno ora valutate e saranno anche mostrate ai cittadini per condividere il più possibile la scelta delle soluzioni.

Firenze non è egoista, e ha deciso di scegliere tra le idee proposte rendendole disponibili anche per le altre città italiane che volessero copiarle. Nell’interesse dei cittadini, dell’arte e della bellezza.

Bruno Cossàr

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