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Capolavori dell’archeologia: recuperi, ritrovamenti, confronti

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17/09/2013

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Capolavori dell’archeologia: recuperi, ritrovamenti, confronti

Fino al 5 novembre 2013, Castel Sant’Angelo ospiterà la mostra “Capolavori dell’archeologia: recuperi, ritrovamenti, confronti”, allestita in occasione della trentaduesima edizione della Mostra Europea del Turismo e delle Tradizioni Culturali, dedicata ai vent’anni di collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato con il Centro Europeo per il Turismo.

 Le opere esposte, una novantina in tutto, sono reperti archeologici rubati o esportati illecitamente dall’Italia che, grazie a delle rilevanti attività di recupero, sono rientrate nelle loro sedi. Questi beni sono esposti insieme ad altre opere, simili per datazione, tecnica e materiale, allo scopo di permettere dei confronti che chiariscano e sottolineino il lavoro che è stato fatto su di esse.

Seguendo il percorso, sarà possibile rendersi conto del continuo pericolo di saccheggio a cui è sottoposto il patrimonio artistico italiano  e, allo stesso tempo, comprendere e apprezzare il lavoro scientifico e di ricerca che si nasconde dietro il ritrovamento dei reperti archeologici.

La mostra è organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il patrimonio Storico-Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma.

L’esposizione, curata da Mario Lolli Ghetti e da Maria Grazie Bernardini, è ospitata nelle sale di Clemente VII, di Clemente VII e di Apollo e della Giustizia, ed è suddivisa in nove sezioni tematiche.

Clara Cosenza

 

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