Thursday, Mar. 28, 2024

A Ostia un’area archeologica più grande di Pompei

Written By:

|

20/04/2014

|

Posted In:

A Ostia un’area archeologica più grande di Pompei

Ostia-Antica-3--582x216Una città di circa 125 ettari con torri, mura di cinta, tracciati stradali e magazzini commerciali finora nascosti. Questo il risultato di un’indagine, partita a pochi km dall’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma, che ha portato alla scoperta di un’area archeologica (nella foto una visione panoramica) fino a pochi giorni fa sconosciuta, che renderebbe Ostia Antica il più grande sito archeologico italiano. La Soprintendenza archeologica di Roma non esita a parlare di scoperte eclatanti, grazie al ritrovamento della parte di città “sommersa”, infatti, si è riuscito a ricostruire che “nel I secolo a.c., il Tevere non chiudeva la città a nord, ma la divideva in due parti” e che con 70mila metri quadrati Ostia rappresentava una delle città portuali più importanti del Mediterraneo. ostia_antica- MAPPA

“La presenza di grandi aree di stoccaggio nella parte di Ostia a nord del Tevere – affermano gli studiosi che hanno preso parte al progetto – riapre il tema delle dimensioni degli scambi commerciali che si svolgevano sulle sponde del fiume nei primi due secoli del millennio.”

Lo studio, iniziato nel 2007, è stato condotto da Angelo Pellegrino e Paola Germoni, della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, e da due università inglesi, guidate da Simon Keay (University of Southampton-British School at Rome) e Martin Millet (University of Cambridge). Le indagini, effettuate attraverso il metodo magnetometrico, hanno reso possibile la scansione del sottosuolo e il rilevamento di un’area che aumenterebbe del 50% la zona archeologica di Ostia Antica. Come afferma Mariarosa Barbera, soprintendente speciale ai Beni archeologici, “la scoperta non solo aumenta la città conosciuta e documentata, ma conferma che il Tevere non chiudeva l’agglomerato a nord, ma lo divideva in due parti, così come accadeva e accade a Roma”. Dai rilevamenti è emerso anche che, tra il Tevere e le mura, sorgono almeno quattro edifici molto grandi,  considerati tra le strutture più imponenti finora scoperte nel sito archeologico, e che le mura sono percorse da alcune torri alte almeno 6 metri per 8. Attualmente, “la zona di ritrovamento – che ora porta il nome di  “ Isola Sacra”, come confermato Paola Germoni- è soggetta a forte abusivismo edilizio, che ha reso ancora più difficile portare a termine le indagini”.

Ora, dopo il clamore, cosa succederà, concretamente, alla città sotterranea? Barbera risponde che “anche se l’operazione non sarà più sotto forma di campagne di scavi, che non ci possiamo più permettere, continuerà con scavi mirati, sulla base dei risultati della ricerca geofisica”.

Cecilia Greco – LumsaNews

Share This Article

Related News

Piave, 1918: racconti intimi e crude verità
L’Astra Roma ballet celebra Dante
Safari, una mostra dedicata alla Giornata della Terra

About Author

Luoghi

La bellezza dell’Italia è anche nelle sue città, nei suoi borghi, nei suoi monumenti, nei suoi paesaggi. Città che trasudano storia, monumenti che hanno un’anima, paesaggi che la mano dell’uomo non è riuscita a stravolgere e che in molti angoli dell’Italia richiamano i colori e la serenità racchiusa in opere d’arte che il mondo ci invidia. In 30-40 righe, e con qualche link e foto segnalateci angoli di città e paesi che vi sono cari e per i quali, anche se si è andati via, vale la pena ritornare. Scrivi a luoghi@lavocedellabellezza.it

Leave A Reply

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: